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Tutto in un giro o... poco più. Avvincente il Gp di Hockenheim e un altro successo per Schumi

Per la rossa di Maranello nessun titolo costruttori per quest'anno

26 luglio 2004

HOCKENHEIM (Germania), 25 luglio 2004
Tutto in un giro o poco più. La fuga di Michael Schumacher, la bella partenza delle due Renault e l'errore di Rubens Barrichello.
Alla fine il tedesco ha vinto l'ennesimo GP di una stagione trionfale, l'undicesimo successo su dodici gare disputate, senza rivali dopo l'incidente che ha messo fuorigioco Kimi Raikkonen dopo un quarto di gara.
Ma la Ferrari non ha potuto festeggiare - come Schumi si era augurato di fare a casa sua - la conquista del titolo costruttori. Perché Fernando Alonso ha chiuso terzo e poi perché Rubens ha finito 12° senza raccogliere punti. Ma il fenomeno di giornata è stato Jenson Button, partito 13° con la sua Bar e secondo sul traguardo dopo una rimonta spettacolare. Davvero bravissimo.

Schumacher, ormai vicinissimo al settimo Mondiale piloti, è stato come al solito impeccabile. Partenza perfetta e ritmo veloce e costante. L'unico a metterlo sotto pressione è stato il finlandese della McLaren che, anche grazie a una piccola imprecisione del box della rossa nel primo pit-stop di Michael, viaggiava a un paio di secondi dal tedesco. Purtroppo per lui, e per lo spettacolo, dopo 14 giri ha caduto l'alettone posteriore sulla sua McLaren alla fine del rettilineo del traguardo: Kimi è finito rovinosamente contro le barriere tra l'esultanza - spiace dirlo - dei tifosi rivali in tribuna. Da lì Schumi non ha più dovuto preoccuparsi e ha portato a casa l'undicesima vittoria su 12 gare sin qui disputate nel 2004.

La gara del suo compagno, invece, è praticamente finita proprio al primo giro. Alla frenata per il tornante Rubens è arrivato lungo tamponando la McLaren di Coulthard: musetto perso e immediata sosta ai box che l'ha spedito in ultima posizione. Il brasiliano ha rimontato ma non è andato oltre il dodicesimo posto, dopo essersi bloccato all'ultimo giro mentre era nono (dechappamento della gomma posteriore sinistra). Adesso tra la rossa e la Renault ci sono 99 punti.
Nel GP di Ungheria, il 15 agosto, è sufficiente che il vantaggio non scenda sotto le 90 lunghezze per regalare l'alloro a Maranello. A punti sono andati - dal quarto all'ottavo posto - anche David Coulthard (McLaren), Juan Pablo Montoya (Williams), Mark Webber (Jaguar), Antonio Pizzonia (sostituto dell'infortunato Ralf Schumacher sull'altra Williams) e Takuma Sato (Bar).

Non troppo felice la giornata degli italiani: Giancarlo Fisichella, dopo aver adottato con la Sauber una tattica su due soste invece delle tre di quasi tutti, è arrivato nono. Jarno Trulli era partito benissimo ma il suo ritmo è andato calando per un guaio tecnico tanto che, durante la seconda sosta, sulla sua Renault gli è stato sostituito il muso. Ha concluso 11°. Giorgio Pantano, che ha forato due volte con la Jordan perdendo molto tempo, ha chiuso 15°. Diciassettesimo Gianmaria Bruni con la Minardi.

Fonte: Gazzetta.it

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26 luglio 2004
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