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Verso l'abolizione del ''Limbo''. Si prepara una sorte diversa per tutti i bambini morti senza battesimo

05 ottobre 2006

Sarà Benedetto XVI in persona a concludere domani, presiedendo una liturgia nella cappella Redemptoris Mater del Palazzo Apostolico, l'Assemblea della Commissione Teologica Internazionale che si è aperta nei giorni scorsi in Vaticano per discutere sull'abolizione del ''Limbo'' dal Catechismo della Chiesa Cattolica.
Nel corso dei lavori, ha informato un comunicato, ''si proseguirà la discussione sul progetto di un Documento sul tema della sorte dei bambini morti senza battesimo, nel contesto del disegno salvifico universale di Dio, dell'unicità della mediazione di Cristo e della sacramentalità della Chiesa in ordine alla salvezza''. Inoltre ''si esaminerà una prima bozza di Documento circa il tema dell'identità della natura e del metodo della teologia come scientia fidei e infine si avrà un primo scambio di opinioni circa i fondamenti della legge morale naturale, nella linea dell'insegnamento delle encicliche di Giovanni Paolo II 'Veritatis splendor' e 'Fides et ratio' ''.

Il problema della sorte dei bambini morti senza battesimo era stato assegnato ai teologi dallo stesso Papa Ratzinger a conclusione dell'incontro dell'anno scorso.
Per la tradizione il Limbo è il luogo dove finiscono i bambini che muoiono prima di ricevere il battesimo, che non avendo mai visto la luce di Dio sono nati e poi morti con il solo debito del peccato originale, che nella fede cattolica è eliminato, appunto, solo al fonte battesimale. Il ''Limbo'', spazio astratto ai margini del Paradiso in cui hanno trovato posto anche i santi patriarchi e i profeti di Israele vissuti prima di Cristo, tuttavia non esiste. E' quello che ha ribadito lo scorso anno la Commissione Teologica Internazionale, organismo costituito dal Vaticano in seno alla Congregazione per la Dottrina della Fede - la stessa presieduta da Joseph Ratzinger prima della sua nomina al soglio pontificio -, i cui teologi hanno individuato una diversa sorte per i bimbi non battezzati. Questi li si troverebbe cioè non nell'inesistente ''Limbo'', parola che peraltro non esiste nella Bibbia, bensì ''nel contesto del disegno salvifico universale di Dio, dell'unicità della mediazione di Cristo e della sacramentalità della Chiesa in ordine alla salvezza''.

Tra l'altro è già da un bel po di anni che ai bambini morti senza battesimo la chiesa cattolica ha riservato una sorte rasserenante, così come scritto nella versione del catechismo varata nel 1992 da papa Giovanni Paolo II. ''La Chiesa - si legge al punto 1.261 - non può che affidarli alla misericordia di Dio. Infatti la grande misericordia di Dio 'il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati' (1 Tm 2,4), e la tenerezza di Gesù verso i bambini, che gli ha fatto dire: 'Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite' (Mc 10,14), ci consentono di sperare che vi sia una via di salvezza per i bambini morti senza Battesimo''.
Joseph Ratzinger, che ha da sempre ha condiviso la linea della Commissione - quella che da sempre è portata avanti dai teologi conciliari -, adesso dovrà esprimersi come Papa sull'eliminazione definitiva del ''limbo'', che era invece previsto dal catechismo di Pio X, varato nel 1904: ''I bambini morti senza battesimo vanno nel limbo, dove non godono Dio, ma nemmeno soffrono, perché avendo il peccato originale, e quello solo, non meritano il Paradiso, ma neppure l'inferno e il purgatorio''.

[Nella foto: ''La discesa nel Limbo'' di Andrea Mantegna]

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05 ottobre 2006
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