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Via la foto di Falcone e Borsellino. Sembra che a qualcuno troppe effigi istituzionali in camera danno noia...

23 settembre 2006

''La stanza è piccola, c'è già l'immagine del Capo dello Stato''
di Cristina Nadotti (Repubblica.it, 21 settembre 2006)

Nell'Istituto ''Leonardo da Vinci'' di Ispica, vicino a Ragusa, sono fieri del lavoro fatto per educare i ragazzi alla legalità, e la rimozione delle fotografie dei giudici Falcone e Borsellino dall'ufficio di presidenza non l'hanno presa bene.
Il nuovo dirigente, Giuseppe Amore, come se non ne avesse avuto abbastanza di clamore e chiacchiere quando fu vittima di un errore giudiziario, torna suo malgrado sulle prime pagine dei giornali locali. Lo accusano di aver spostato le foto dei giudici in sala professori, un ''rinnovamento'' dell'arredo della sua stanza voluto, si mormora, perché dopo la sua disavventura giudiziaria gli è rimasta una profonda antipatia per la categoria.

Negli anni '90 Giuseppe Amore fu coinvolto in un'inchiesta che portò in carcere anche l'ex parlamentare del Psi Natalino Amodeo. Le indagini scattarono per le dichiarazioni del pentito Salvatore Cordova e riguardavano il controllo di appalti pubblici, sedici persone furono accusate di associazione a delinquere di stampo mafiosa. Per Giuseppe Amore, dopo anni di tribolazioni, arrivò l'assoluzione con formula piena in Cassazione e durante i processi si levarono molte voci in sua difesa.
Ora, però, le voci non sono altrettanto benevole. C'è chi ricorda perfettamente dove si trovavano le foto di Falcone e Borsellino prima dell'arrivo del nuovo dirigente: nell'ufficio di presidenza, sulla parete di sinistra. Ora non ci sono più, e Amore dà versioni discordanti: ''Le ho lasciate dove le ho trovate - dice al telefono - cioè in sala professori. Quando ho preso servizio nel nuovo istituto, il primo settembre, io nella mia stanza non le ho trovate''. Solo ieri il dirigente scolastico ha detto a un'agenzia di stampa: ''Ho voluto cambiare look al mio ufficio e per questo ho fatto piazza pulita di quanto vi era stato accumulato prima''.

Nella segreteria della scuola bocche cucite o affermazioni che lasciano spazio a più interpretazioni: ''Di foto dei giudici ce ne sono tante in giro per l'istituto - dice un collaboratore amministrativo - in sala professori, nell'auditorium...''. ''La stanza è piccola, c'è anche la foto del presidente della Repubblica''. Ma alla domanda precisa se con il vecchio dirigente andato in pensione le foto stessero nell'ufficio è una sequela di ''Non lo so'' fino al ''Non è mia competenza rispondere''.
Una cosa è certa: anche nella scuola dove ha prestato servizio fino all'anno scorso, l'Istituto Gian Battista Odierna di Ragusa, il preside Amore non aveva le foto di Falcone e Borsellino nella sua stanza. Aveva lasciato a meditare sulla frase ''Speriamo che questo sorriso non si spenga'', riportata sotto le immagini, i colleghi della sala professori. E in segreteria sono vaghi: ''Il preside ci teneva molto a mettere la bandiera, sulle foto non so rispondere''.
''Si sta facendo un gran clamore di una cosa inesistente, ma qui il paese è piccolo... - dice Giuseppe Amore - La sala professori è il posto più degno, nella mia stanza entra poca gente, lì le vedono molte più persone. Io sono un servitore dello Stato, ho profondo rispetto per quelle figure, sono simboli del riscatto della Sicilia''.

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23 settembre 2006
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