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Volare Group: un altro Icaro italiano

La giovanissima compagnia aerea a basso costo, con le ali spezzate per un debito di 250 milioni di euro

23 novembre 2004

La compagnia aerea "low cost" Volare Group, che raggruppa Air Europe, Volare e Volare.Web, è nata nell'Agosto del 2000. Da venerdì 19 novembre "A seguito dell'impossibilità di disporre degli aeromobili", si legge in una nota, Volare Group "ha deciso di sospendere a tempo indeterminato e fino a nuove disposizioni la vendita dei biglietti aerei e l'operatività dei voli con effetto immediato". (leggi qua)
Secondo fonti sindacali, gli aerei rimarranno nelle piazzole dei diversi aeroporti in attesa delle disposizioni delle compagnie di leasing proprietarie dei mezzi.

Un nuovo crack italiano, un nuovo fallimento che arriva di ''volata'' per una compagnia aerea italiana, migliaia di passeggeri a terra e gabbati, centinaia di posti di lavoro minacciati...

Nell'ambito dell'inchiesta aperta su Volare Group in cui si ipotizzano i reati di falso in bilancio e appropriazione indebita aggravata, la Procura di Busto Arsizio (Varese) ha incaricato la Guardia di Finanza di sequestrare tutti i documenti contabili della società fin dall'inizio dell'attività.
In particolare, la Gdf ha il compito di passare al microscopio i bilanci, soprattutto quelli relativi al 2001-2003 che sono gli anni in cui la voragine finanziaria si è allargata a dismisura e già oggetto delle attenzioni, per alcuni aspetti, della consultazione chiesta dall' ex presidente Giorgio Fossa alla Kpmg.
Domani inoltre, davanti al procuratore della repubblica di Busto Arsizio, Antonio Pizzi, e al sostituto procuratore Roberto Craveia, compariranno come persone informate sui fatti, per fornire chiarimenti e delucidazioni su quella voragine di 250 milioni di euro, i tre consulenti della società. Gli avvocato Maurilio Raimondi di Busto Arsizio, Giuseppe Iannacone di Milano e Laura Pierallini di Roma hanno già delineato a grandi linee quale potrebbe essere la procedura in sede civile e cioè evitare il fallimento chiedendo ''l'insolvenza'' che consentirebbe di vendere a pezzi le parti ancora solvibili, quali le licenze, gli slot e il settore dei ricambi. In pratica si tratterebbe di applicare a Volare la legge Prodi-Marzano già messa in atto per la Parmalat, modificato perché la norma al momento non è applicabile a gruppi che abbiano meno di 1.000 milioni di debiti. Sarà comunque il consiglio di amministrazione a decidere oggi come procedere.

Secondo quanto affermato dal ministro del Welfare, Roberto Maroni, la crisi di Volare Group ''non credo sia una questione meno importante di quella di Parmalat''. ''Le dimensioni del crac sono imponenti - ha proseguito il ministro - ma in termini di occupazione e utilizzatori sono addirittura più rilevanti. Sono stati venduti 200 mila biglietti e quindi ci sono almeno 200 mila viaggiatori che hanno un titolo di viaggio che per ora è carta straccia''.
''O giovedì o venerdì si svolgerà il consiglio dei ministri in cui sarà proposta la modifica della legge Marzano per consentirne l'applicazione a Volare'', ha aggiunto Maroni, che ha comunque sottolineato che prima bisognerà attendere il Cda del gruppo Volare.
Dopo una riunione notturna durata cinque ore, Volare.Web ha dichiarato lo stato di insolvenza. Una decisione attesa e sofferta quella del consiglio di amministrazione della compagnia low cost sommersa dai debiti. Una decisione che permetterà alla compagnia di chiedere l'eventuale ammissione alla legge Marzano, se dovessero venire approvate le modifiche ventilate nel corso del fine settimana.
Il governo sta già valutando la possibilità di modificare i parametri della legge per le ristrutturazioni delle grandi imprese in crisi. Lo ha riferito il ministro delle Attività produttive, Antonio Marzano. ''La legge - ha detto Marzano - ha come presupposto che si tratta di imprese che è possibile ristrutturare e rilanciare, non vogliamo fare nulla per imprese decotte. Dobbiamo verificare se Volare ha queste caratteristiche, possiede requisiti dimensionali per i quali è stata formulata la legge. Al momento sembra di no. Poiché la legge si è dimostrata efficace in altri casi, l'ipotesi è di modificarla in modo da estenderla ad imprese con parametri diversi, cosa che il ministero stava già preparando in sede di riforma del diritto fallimentare. Quindi era una possibilità che si stava esaminando a prescindere da Volare''.

Intanto il vertice previsto per oggi dall'ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile), per fare il punto sulla situazione della compagnia è stato rinviato a domani. E mentre sul fronte passeggeri i consumatori dell'Intesa si dicono pronti ad assistere i clienti nella richiesta dei rimborsi ed auspicano un intervento ''di natura straordinaria del governo'' anche per tutelare i viaggiatori, i rientri dei turisti dalle località di vacanza starebbero procedendo senza particolari problemi. Grazie all'utilizzo di altri vettori o tour Operator. In questa direzione, l'Alitalia ha fatto sapere - ad esempio – che ieri è stato effettuato un volo charter dalle Maldive per riportare a casa 275 passeggeri che sarebbero dovuti rimpatriare con un aereo Volare.
Per quanto riguarda, invece, la situazione del personale della compagnia aerea - stimato in 1.400/1.500 dipendenti - lo stesso ministro del Welfare ricorda che il ricorso agli ammortizzatori sociali è possibile. ''Lo strumento è già nel decreto Alitalia'' che attualmente è all'attenzione della Camera, ricorda Maroni. Ma la scelta di utilizzarlo spetterà, nel caso - precisa - al ''Commissario''. Sul nome del possibile, eventuale, commissario destinato alla cloche di Volare, non arriva invece - per ora - nessuna indicazione.
Oggi i dipendenti di Volare per protesta hanno bloccato il traffico nel centro di Milano. I dipendenti del gruppo, riuniti in presidio presso la sede di Interbanca, in corso Venezia, hanno bloccato il traffico in entrambe le direzioni di una delle principali arterie del centro di Milano.

La compagnia Blue panorama Airlines si è detta subito pronta ''a subentrare in tempi rapidi in buona parte della rete nazionale e internazionale sin qui servita dal gruppo'' Volare. Lo rende noto la compagnia in una lettera inviata oggi al presidente dell'Enac. 
La compagnia Meridiana invece con una nota fa sapere che ''A fronte della grave crisi che ha bloccato l'operatività della compagnia aerea Volare e che determina effetti fortemente negativi sull'occupazione, sui consumatori e su tutti gli attori del trasporto aereo italiano, Meridiana rende noto il proprio interesse a rilevare l'attività di Volare sul mercato nazionale''. ''Dall'evolversi della situazione - si legge - si trarranno indicazioni sui modi e sui tempi attraverso i quali l'intervento di Meridiana potrà essere proposto''. 

Per quanto riguarda tutti quei passeggeri siciliani che non sono riusciti a volare per via del crollo della compagnia Volare, l'associazione Telefono Blu/Sos Viaggiatore si fa carico, qualora richiesto, della loro tutela.
Telefono Blu ed Sos Viaggiatore invitano tutti i clienti di Volare a telefonare allo 199.44.33.78 da tutta Italia e per email dal sito www.telefonoblu.it  e www.sosviaggiatore.com, per denunciare il danno, per l'eventuale risarcimento e per scaricare l'apposita modulistica.
Secondo la principale associazione di tutela dei turisti consumatori sono alcune migliaia le persone finite in questo disagio, in alcuni casi anche difficile da sostenere. L'associazione raccoglierà, suddivise per province, le segnalazioni per renderle subito operative se necessario davanti al Giudice e per divenire fin da subito creditori privilegiati.

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23 novembre 2004
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