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A Palermo contro il pregiudizio e la disoccupazione giovanile

L’impegno di Scholas anche a Palermo, dove i giovani hanno individuato le due problematiche più preoccupanti nella loro comunità

13 febbraio 2018
A Palermo contro il pregiudizio e la disoccupazione giovanile

Si è concluso a Palermo Scholas Cittadinanza, il Programma della Fondazione Scholas Occurrentes,  l'organizzazione Internazionale promossa da Papa Francesco che lavora con la formazione e crescita civile e sociale dei giovani. Di fronte ad una commissione di esperti impegnata in prima linea con i giovani, i ragazzi hanno individuato le cause principali e proposto le adeguate soluzioni legate alle tematiche contemporanee di cui sono fondamentali soggetti: Pregiudizi e Disoccupazione Giovanile e mancanza di opportunità.

Duecento studenti tra i 15 e i 17 anni di dieci scuole pubbliche di Palermo hanno vissuto una "settimana immersiva" di approfondimento nei locali della Scuola Vittorio Emanuele III di Palermo dando vita ad un fitto programma di attività, in cui sono stati affrontati i temi della disoccupazione giovanile insieme al pregiudizio e discriminazione. I ragazzi hanno realizzato riflessioni, dibattiti, e inchieste che si sono conclusi con l'elaborazione e la presentazione delle proposte e delle dichiarazioni d'impegno degli studenti durante una cerimonia in cui sono intervenuti: Patrizia Fasulo, Dirigente Tecnico Ufficio Scolastico Regionale Sicilia, la Professoressa Maria Falcone; per il Ministero dell'Istruzione Università e Ricerca, Pierluigi Vaglioni e Marco Scancarello, Docenti Comandati presso DGEFID del MIUR; i Sansoni, Fabrizio e Federico Sansone, due attori comici palermitani. Alla fine della cerimonia, un ulivo della pace è stato benedetto da Padre Antonio Zito dell'Ufficio per l'insegnamento della  religione cattolica della curia arcivescovile di Palermo.

Molto interessanti i dati emersi dalle analisi e dalle inchieste dei 200 studenti palermitani che hanno intervistato anche molti esperti. Il gruppo di lavoro sul pregiudizio rileva che il 46% delle persone sono state vittime di pregiudizi. I pregiudizi che prevalgono maggiormente a Palermo sono quelli legati all'apparenza fisica e all'identità sessuale. L'ambiente dove si verificano i maggiori atti discriminatori è la scuola, istituzione che, secondo il 50% delle persone, non prepara adeguatamente i ragazzi a rispettare se stessi e gli altri. Quindi potrebbe aiutare alla sensibilizzazione sul tema la divulgazione di uno spot pubblicitario realizzato da giovani e da genitori vittime di pregiudizi come omofobia e razzismo, che raccontano la propria esperienza mettendo in scena uno o più casi di questi atti e le conseguenze legate ad essi.

In relazione alla mancanza di opportunità e disoccupazione giovanile il 92,3% degli intervistati (in una fascia d'età compresa tra i 15 ai 24 anni) è pienamente consapevole che la disoccupazione è un problema in via di peggioramento e il 61,6% delle intervistati pensano che l'unica soluzione sia lasciare il proprio paese e andare all'estero per realizzare se stessi e cercare lavoro. Tra le iniziative dei ragazzi emergono le iniziative per provare a migliorare l'alternanza scuola-lavoro creando un gruppo su Facebook, attraverso il quale tutti i referenti delle varie scuole che hanno partecipato a questo progetto possano contribuire condividendo le proprie informazioni ed iniziative sulla scuola lavoro, coinvolgendo anche le agenzie e le associazioni con le quali si vorrebbe condividere un percorso di alternanza.

SCHOLAS CITTADINANZA - È il programma per la formazione degli studenti delle scuole superiori che risalta l'importanza della partecipazione e l'impegno civico favorendo un approccio costruttivo ai problemi quotidiani della comunità. Questo movimento studentesco mondiale ha preso il via in Argentina, quando Jorge Mario Bergoglio era Arcivescovo della Città di Buenos Aires.

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13 febbraio 2018
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