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A Selinunte un santuario greco per i sacrifici

Le importanti scoperte dell'ultima campagna di scavi della New York University

10 luglio 2019
A Selinunte un santuario greco per i sacrifici

Un cantiere di scavo sull'acropoli di Selinunte che diventa scoperta ma anche momento divulgativo. La tredicesima campagna di scavo della New York University e dell'Università Statale di Milano, in convenzione con il Parco Archeologico di Selinunte, svoltasi dal 7 giugno al 5 luglio, sta fornendo esiti inaspettati.

Il Parco Archeologico di Selinunte

Alla missione, hanno partecipato oltre 50 tra studenti ed esperti di Archeologia, di otto diversi Paesi. Gli esiti della campagna e l'importanza di questi ritrovamenti sono stati illustrati dal Prof. Clemente Marconi, che ha diretto la missione archeologica, attraverso una visita guidata insieme all'architetto Bernardo Agrò, neo direttore del Parco archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria.

Selinunte al tramonto

"Nel solco della filosofia e della organica riorganizzazione dei parchi archeologici di Sicilia voluta da Sebastiano Tusa e perseguita con grande passione dal Presidente Nello Musumeci - ha spiegato il direttore Agrò -, si inserisce la formula dei cantieri aperti, che costituisce un ruolo fondamentale della divulgazione delle nostre attività attraverso la metodica dell'archeologia partecipata".

Selinunte, campagna scavi 2019

"Da sempre - ha aggiunto il prof. Marconi - l'obiettivo della nostra missione è l''archeologia partecipata' e la condivisione dei risultati delle nostre ricerche con la popolazione che abita questo straordinario territorio e che ha tanto a cuore il proprio patrimonio culturale".

I resti del Tempio R dall'alto

Quest'anno lo scavo si è concentrato sull'approfondimento delle due trincee aperte lo scorso anno lungo il lato sud del Tempio R e tra il lato ovest dello stesso tempio e quello sud del Tempio C. Lo scavo ha prodotto risultati della massima importanza, relativamente alle fasi più antiche di occupazione greca del grande santuario urbano e alle attività associate alla costruzione prima del Tempio R e poi del Tempio C.

Scavi nel Tempio R, Selinunte

Quanto al santuario, la missione ha portato alla luce una struttura rettilinea con fondazione in schegge di calcare e elevato in mattoni crudi. Grazie a questa scoperta è possibile stabilire che l'edificio aveva una lunghezza di 4.5 metri, ed era posizionato subito a est del più recente Tempio R, con lo stesso orientamento est-ovest.

Altare cavo all'interno del Tempio R

Databile nell'ultimo quarto del VII secolo a.C., la struttura è stata rasata con cura in occasione della costruzione del Tempio R nel primo quarto del VI secolo a.C. Sulla base della collocazione e dei materiali associati, questo edificio, tra i più antichi di fase greca fin qui identificati a Selinunte, aveva con ogni probabilità una funzione sacrale.

Il palco di cervo rosso rinvenuto durante gli scavi nella zona del santuario sacrale greco

Di particolare importanza è il rinvenimento, nello strato di preparazione dell'area circostante, della deposizione votiva di un palco di cervo rosso (Cervus Elaphus) perfettamente conservato.
Per le fasi di costruzione e uso del Tempio R, due scoperte significative sono state due buche di palo, funzionali al sollevamento dei blocchi dell'edificio, e un altare cavo per libagioni perfettamente conservato.

Una scoperta della massima importanza da questo contesto è la deposizione votiva di due corna di un toro (Bos Taurus) adulto di grandi dimensioni. Si tratta della prima evidenza archeologica per il sacrificio di tori nel grande santuario urbano di Selinunte.

Una scoperta della massima importanza da questo contesto è la deposizione votiva di due corna di un toro (Bos Taurus) adulto di grandi dimensioni. Si tratta della prima evidenza archeologica per il sacrificio di tori nel grande santuario urbano di Selinunte.

Proposta ricostruttiva complessiva del Tempio C di Selinunte - Francesco Gabellone
Proposta ricostruttiva complessiva del Tempio C di Selinunte - Francesco Gabellone

Infine, il saggio tra Tempio R e Tempio C ha permesso di mettere completamente in luce le fondazioni di quest'ultimo edificio, rivelando come la pendenza attuale di questo settore dell'acropoli sia stata realizzata artificialmente in occasione della costruzione di questo tempio monumentale.

Selinunte, il Tempio C - ph Jorre
Il Tempio C, Selinunte - Foto di Jorre (Jochen Reinhard) - Opera propriaCC BY 3.0

I livelli associati alla realizzazione del Tempio C sono perfettamente conservati e offrono documentazione preziosa per la definizione del processo di costruzione, inclusa la realizzazione delle fondazioni e del crepidoma. A questo si aggiunga il rinvenimento di un deposito votivo eccezionale, associato al cantiere, comprendente materiali in oro e argento.  [ANSA]

Selinunte, la città tra i due fiumi (Guidasicilia)

L'Area Archeologica delle Cave di Cusa (Guidasicilia)

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10 luglio 2019
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