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Computer, Tablet e Smartphone fanno male alla vista ?

Ottobre mese della vista. Verità e consigli sulle relazioni tra radiazioni da monitor e danni alla vista

29 settembre 2016
Computer, Tablet e Smartphone fanno male alla vista ?

Ottobre è il mese della vista, un’occasione di prevenzione assai utile. Per migliorare la qualità della vista degli italiani, Federottica e Albo degli Ottici Optometristi da anni promuovono una campagna professionale di servizio al pubblico, denominata Ottobre mese della vista. Dal primo al 31 ottobre, infatti, diverse migliaia di ottici optometristi offrono in tutt’Italia la possibilità di sottoporsi a un controllo gratuito della vista, mettendo la propria professionalità al servizio del pubblico.

Parlando di salute, si è sempre sentito dire che computer e videogiochi sono qualcosa di nocivo, specie se usati per un tempo prolungato; radiazioni da monitor, danni alla vista, soprattutto per i più piccoli. Queste alcune domande fatte agli esperti da informasalute.net

E' vero che il tempo prolungato di fronte al computer può procurare danni alla vista?
"Assolutamente falso! Non è vero che lo schermo del computer procuri danni alla vista. Quello che possiamo dire è che il nostro occhio è nato per guardare da vicino qualcosa come la carta che non ha certo una retroilluminazione ma viene illuminata dall’esterno. Tra l’ altro va ricordato che quanto compare sullo schermo è formato da tutta una serie di "puntini di luce" cosiddetti pixel che messi assieme formano ciò che il nostro cervello è in grado di decifrare come immagine. (Lettere, numeri, figure). Questo può essere stancante ma non a livello dell’occhio, bensì del cervello."

Come si spiega, quindi, il bruciore agli occhi, la lacrimazione, il mal di testa?
"Non vengono certo dalle radiazioni da monitor. Il mal di testa, ad esempio, viene perché il cervello tende a stancarsi visto che lavora in modo diverso, o ancora per un difetto della vista non corretto. La lacrimazione è provocata dal fatto che ammicchiamo di meno, ovvero sbattiamo di meno le palpebre, proprio perché siamo intenti a definire le immagini che compaiono sul monitor. Ecco il deficit lacrimale, ecco spiegato il bruciore."

Ma la tv, il pc, oggi lo smartphone...
"Sfatiamo il mito delle radiazioni nocive che fuoriescono dal monitor. Non è vero: recenti studi hanno misurato che le radiazioni emesse dai monitor dei computer sono pari a zero! Come detto, si è capito semplicemente che chi sta davanti al computer per un tempo prolungato, proprio per un meccanismo innato, si ammicca di meno, l’occhio si secca, subentra un’ infiammazione, l’occhio diventa rosso e può causare prurito."

Che relazione c’è fra computer e miopia?
"Da molte parti si legge che la miopia è tipica di chi passa molto tempo davanti al pc. E' lo stesso meccanismo che prima sucedeve con i libri. La miopia dello studente era dovuta ad un lavoro intenso che l’ organismo faceva con l’occhio che si adattava alla visione da vicino, per non far fatica. Ragione per cui da lontano non ci si vede più e si diventa miopi. Non è cambiato nulla. Lo stesso avviene con il pc."

Cosa si consiglia a chi deve stare molte ore di fronte al computer?
"Le persone che lavorano al pc, devono sottoporsi ad una visita oculistica. Da dati medici risulta che il 99% della popolazione ha un difetto, anche minimo alla vista. Se chi lavora al monitor non lo cura, si affaticherà ancora di più. Chi sta al PC/Tablet deve ogni 45 minuti distogliere lo sguardo dal monitor, non occorre alzarsi dalla postazione ma rivolgere lo sguardo ad esempio fuori dalla finestra anche solo per due secondi, o comunque fissare un altro spazio disponibile."

Cosa può esser utile per salvaguardare i nostri occhi?
"Spesso si tende a usare un formato piccolo di scrittura; non costa nulla ingrandirlo leggermente per non fare in modo che chi usa il computer si ritrovi con il naso sullo schermo. Altro utile suggerimento, ottenere delle lacrime artificiali, (collirio) magari monodose, per periodi di stress visivo. Ma il consiglio più importante è sempre quello di rivolgersi all’ oculista."

[Fonte: InFormaSalute.net]

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29 settembre 2016
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