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È boom spesa online e consegne a domicilio, il Covid-19 trasforma le nostre abitudini

Così vicini, così lontani. L'isolamento forzato apre una nuova era digitale e incentiva la "spesa di quartiere"

20 marzo 2020
È boom spesa online e consegne a domicilio, il Covid-19 trasforma le nostre abitudini

Il coronavirus porterà ad una nuova era digitale e a una maggiore consapevolezza da parte delle aziende alimentari innanzitutto sugli investimenti da fare in ambito di digitalizzazione. 

"L'acquisto online dei generi alimentari dovuto all'effetto scorte - spiega Anastasia Sfregola, la sales director di Kooomo, piattaforma leader nell'e-commerce - ha trovato impreparati i reparti e-commerce principalmente delle catene delle Grande distribuzione che non avevano mai fronteggiato una situazione simile. Basti pensare che Esselunga in Italia in pochi giorni ha visto crescere la richiesta di spesa online dall'1% al 20%".

Un'impennata confermata dai dati Nielsen sulle vendite online dei prodotti alimentari, in aumento nelle ultime tre settimane dell'81% rispetto allo scorso anno, con un incremento del 30% rispetto al periodo che ha preceduto l'esplosione dell'emergenza.

Una notizia che va letta sotto due angolazioni perché, se il digitale rappresenta una risorsa indispensabile per gestire situazioni di emergenza, è proprio in circostanze come queste che s'impone un ragionamento su quali scelte fare nei processi di trasformazione.

Secondo la manager, "alla filiera agroalimentare, che si è trovata nel mezzo di una mole di richieste senza precedenti, serve una tecnologia diversa, pronta a sostenere una quantità di ordini più grandi".

Oltre allo straordinario boom della spesa online, volano le consegne a domicilio i cui volumi negli ultimi giorni sono quadruplicati.

Oltre allo straordinario boom della spesa online, volano le consegne a domicilio i cui volumi negli ultimi giorni sono quadruplicati. Gli acquisti al tempo del coronavirus, infatti, hanno spinto le vendite 'sotto casa' con un aumento nella media distribuzione e nei negozi di alimentari di circa il 50%, con picchi di crescita che salgono però fino al 100-120% negli alimentari dei piccoli comuni più isolati.

Nei paesini e nei piccoli borghi, nelle ultime settimane si sono visti tanti camioncini con sporte di spesa pronti a fermarsi ai portoni per consegnare provviste alimentari ordinate on line o via whatsapp, diventato strumento per rimanere in contatto con i fornitori.

Nei paesini e nei piccoli borghi, nelle ultime settimane si sono visti tanti camioncini con sporte di spesa pronti a fermarsi ai portoni per consegnare provviste alimentari ordinate on line o via whatsapp, diventato strumento per rimanere in contatto con i fornitori.

Inoltre, per chi non rinuncia alla spesa 'dal contadino', sono diverse le cooperative sociali e le aziende agricole che propongono consegne porta a porta visto che i mercati sono chiusi per il contenimento del contagio.

È un modo, quest'ultimo, per sostenere le economie virtuose che animano e custodiscono i nostri territori, perché la natura non si ferma e così contadini e allevatori. Dalla crisi causata dal coronavirus la Grande Distribuzione ne uscirà rafforzata. I piccoli no, loro saranno a pezzi e così attivarsi per non interrompere il rapporto con loro è un'opzione da valutare con responsabilità.

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20 marzo 2020
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