Il mercato dell'usato in Sicilia…
L’Isola è quarta in Italia nella "Second Hand Economy" con un volume d'affari di 1,5 mld di euro
Il mercato dell'usato continua a crescere grazie a un approccio ai consumi innovativo e smart che vede gli italiani sempre più protagonisti delle proprie scelte, in linea con le passioni e in funzione dello stile di vita, tanto che negli ultimi 3 anni il volume d'affari di questo settore è aumentato in modo costante, grazie al forte traino della compravendita online (+72% dal 2014).
A svelarlo è la quarta edizione dell'Osservatorio Second Hand Economy condotto da DOXA* per Subito, piattaforma n. 1 in Italia per comprare e vendere con oltre 8 milioni di utenti unici mensili**, da cui emerge che il valore dell'economia dell'usato è di 21 miliardi di euro, ovvero l'1,2% del PIL italiano. I settori più importanti in termini di valore sono Motori (€15 mld), seguiti da Casa&Persona (€3,6 mld) e Elettronica (€1,3 mld).
Un trend confermato anche in Sicilia, che si posiziona al quarto posto tra le regioni italiane per volume d'affari, dopo la Lombardia, la Toscana e l'Emilia-Romagna, con 1,5 miliardi di euro. Nel 2017 il 40% dei siciliani ha comprato o venduto oggetti usati; chi ha venduto ha guadagnato mediamente 1.100 euro.
Il mercato "Second Hand" in Sicilia
In Italia l'online è il driver che guida la crescita del mercato della compravendita dell'usato. Dei 21 miliardi di euro generati nel 2017, 9,3 miliardi derivano da internet con una crescita del 31% in più rispetto all'anno precedente.
Il digitale rappresenta la risposta ideale per chi desidera acquistare o vendere oggetti appartenenti ad alcune categorie in particolare. Osservando infatti cosa viene effettivamente comprato e venduto in Italia attraverso l'online, si comprano soprattutto arredamento e casalinghi, seguiti da auto e libri. Si vendono invece auto, attrezzature sportive e telefonia.
Ma cosa succede in Sicilia? Analizzando le oltre 61 milioni di ricerche fatte sulla piattaforma Subito nel 2017, la top 5 delle parole più cercate ha a che fare con le categorie Motori e Casa&Persona.
Sul podio auto, Vespa e Smart seguono cucina e BMW. Sempre a tema motori troviamo poi due mezzi di trasporto utilizzati per lavorare come il gommone per la piccola pesca (ma anche per gite a largo nelle giornate estive) e il trattore per la campagna. Chiudono la classifica due veicoli a marchio Fiat, la 500 e la Panda, e infine un classico come la barca che non può certo mancare tra le ricerche degli isolani.
E per quanto riguarda ciò che i siciliani mettono in vendita su Subito, le categorie più gettonate sono auto, arredamento e casalinghi e telefonia.
La provincia più attiva è Palermo con il 36,7% di annunci pubblicati nel 2017 mentre per quanto riguarda le ricerche i palermitani si orientando soprattutto su cucine, auto e Smart. Al secondo posto troviamo Catania con il 31,1% degli annunci, Siracusa e da Messina con il 6,9% e Trapani (6,1%). Chiudono la rosa delle province Agrigento (4,5%), Ragusa (3,6%), Caltanissetta (2,3%) e Enna (1,5%).
La "seconda vita" degli oggetti
Il 48% degli italiani dichiara di avere comprato o venduto usato nel 2017, al 4° posto dei comportamenti sostenibili più diffusi, subito dopo la raccolta differenziata (93%), l'acquisto di lampadine a LED (75%) e prodotti a km 0 (56%).
Gli oggetti che hanno già vissuto una "prima vita", grazie alla Second Hand Economy ne vivono una seconda (e a volte anche una terza, una quarta…), venendo reimmessi nel circolo virtuoso dell'economia circolare.
Per quanto riguarda invece i guadagni generati dalla vendita di oggetti usati il 40% degli italiani li mette a disposizione dell'economia domestica, il 25% li utilizza per altri acquisti nella stessa categoria di prodotto ma più recente, ad esempio il modello successivo, e il 19% per un oggetto usato della stessa categoria o di altre, infine il 16% per un oggetto nuovo.
Prospettive future del mercato
I 3 anni in crescita appena trascorsi non saranno un trend del passato ma un volano per un'ulteriore evoluzione in positivo dell'economia dell'usato che per il 75% è destinata a crescere ancora nei prossimi 5 anni.
Questa percezione nasce in primis dalla sua capacità di essere un driver di risparmio (49%), in secondo luogo una scelta sempre più ecologica e sostenibile (45%), ma anche distintiva e smart (29%), oltre a rendere i consumi accessibili a più persone (21%) e trasformarsi in un canale di acquisto tra gli altri, normalizzando completamente questa modalità (16%).
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*Osservatorio 2017 Second Hand Economy condotto da DOXA su un campione rappresentativo della popolazione italiana attraverso 3.000 interviste CATI (Computer Aided Telephone Interviews)
**Fonte dati online: media Audiweb Total Digital Audience 2017