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La Sicilia punta sull'acquacoltura

Le aziende agricole siciliane iniziano a "coltivare" (anche) pesce e molluschi

04 giugno 2018
La Sicilia punta sull'acquacoltura

La Sicilia punta decisa sull'acquacoltura e lo scorso primo giugno, ad Assoro, in provincia di Enna, l'azienda agricola Algozino Salvatore (contrada Passo del Catalano - Piano Comune) ha tagliato il nastro impegnandosi in questa nuova "coltivazione".

Infatti, l'acquacoltura, cioè la produzione di pesci, molluschi e crostacei in ambienti controllati dall'uomo, è un settore in fortissima ascesa soprattutto nel bacino del Mediterraneo.

"Grazie ai Fondi Europei viene incentivata l'Acquacoltura 2.0 (Cronache di Gusto ne ha parlato già in questo articolo) caratterizzata da risparmio energetico, sostenibilità ambientale e sicurezza alimentare" dice Dario Cartabellotta, Dirigente generale del Dipartimento Regionale della Pesca dell'assessorato regionale siciliano dell'agricoltura.

"Le proteine del pesce hanno elevatissimo valore biologico e minore impatto ambientale rispetto agli altri sistemi di allevamento - continua Cartebellotta -. Il prodotto di acquacoltura mette insieme queste caratteristiche e offre garanzie di qualità e gusto ai consumatori. Ad oggi l'import italiano del prodotto di acquacoltura proveniente dal bacino mediterraneo (Turchia, Grecia, etc) è di 4 miliardi di euro. Le potenzialità della Sicilia sono elevatissime sia per la maricoltura che per l’acquacoltura rurale delle aree interne, dove gli imprenditori agricoli diventano anche allevatori di pesce. Non resta che sfruttarle in pieno".

L'azienda ennese ha sfruttato subito le potenzialità del bando europeo investendo su un settore che, numeri alla mano, potrebbe diventare importante per l'intera economia isolana.

L'azienda Algozino nasce nel 1994 come azienda olivicola. Nel 2011, grazie all'abbondanza e all'alta qualità delle acque che circondano l'azienda, il suo titolare decide di dedicarsi all'acquacoltura, non solo per il consumo umano, ma anche per il ripopolamento-riequilibrio delle acque pubbliche-private ed a scopo ornamentale. Oggi si occupa di produzione di trote, storioni, anguille e relativi filetti.

Ad oggi in Sicilia ci sono 5 aziende di acquacoltura in acque marine ("Acqua Azzurra" di Pachino; "Acquacoltura" Lampedusa; "Ittica San Giorgio" di Licata; "Gruppo del pesce" di Trapani; "Sicilittica" di Licata) e 6 aziende di acquacoltura in acque interne ("Agroittica Macrostigma" di Rosolini; "La Trota" di Palazzolo Acreide; "Contino" di Caronia; "Sirio Impianti" di Sinagra; "Salvo" di Fiumefreddo di Sicilia; "Porrazzito" di Acate).

La molluschicoltura siciliana è rappresentata da due impianti operanti nella Provincia di Siracusa e due impianti nella Provincia di Messina, dediti quasi esclusivamente alla stabulazione di mitili, quindi non propriamente ascrivibili tra gli impianti di allevamento. [Fonte: Cronache di Gusto.it]

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04 giugno 2018
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