Palermo tornerà Panormus, la Città "tutto porto"
Il Porto di Palermo del prossimo futuro si interfaccerà con la città e sarà pieno di verde, con terrazze sul mare e passerelle sopraelevate
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Il porto di Palermo del futuro sarà un'area aperta alla città, con strutture per i crocieristi, spazi culturali, terrazze e zone verdi. Un luogo dove gli utenti cambieranno di stato: da cittadini diventano passeggeri e viceversa.
Questo cambio di condizione avverrà tramite la realizzazione del progetto esecutivo di "Interfaccia" porto-città che prevede la "ristrutturazione delle vie di accesso al porto di Palermo e le sue interazioni con l'ambiente urbano".
Il progetto è stato realizzato dalla società di architettura, ingegneria civile, urbanistica e trasporti Valle 3.0, a seguito di un concorso di idee bandito dall'Autorità Portuale di Palermo - AdSP del Mare di Sicilia occidentale nel 2018.
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A Palermo il fulcro originario del porto ha perso, nel tempo, non soltanto centralità logistico-produttiva, ma anche potere simbolico d'immagine, trasformando l'agglomerato cittadino a esso collegato in un contesto prettamente urbano di fatto avulso dal mare.
Al tempo stesso, la minore frequentazione con gli spazi portuali, protratta negli anni, ha lasciato sbiadire la familiarità che buona parte degli abitanti aveva con essi. Il porto è diventato così, in molti casi, una zona opaca.
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La riqualificazione dell'area segue un modello di riconversione in ottica turistico-culturale, nonché di rifunzionalizzazione degli spazi e degli accessi.
I principali elementi progettuali che caratterizzeranno l'intervento sono:
- Nuovi spazi e immobili polifunzionali completi di servizi volti al miglioramento sia dell'accoglienza per passeggeri e camionisti, sia delle condizioni di lavori degli operatori portuali;
- Sovrappassi e passerelle di collegamento con le stazioni di imbarco passeggeri, finalizzati a evitare le commistioni tra traffico gommato e passeggeri;
- Nuove aree di parcheggio capaci di dare accoglienza e riparo a un numero significativo di veicoli pesanti e autovetture in attesa dell'imbarco (al momento in parte accumulate sulla via Crispi con pesanti refluenze sul traffico cittadino);
- Sistemi di controllo e varchi mirati a elevare il livello di sicurezza.
- Aree verdi per migliorare la vivibilità e fruibilità degli spazi urbani e portuali.
Il progetto, elaborato coerentemente alle previsioni del Piano regolatore portuale e secondo le indicazioni fornite dal Piano integrato di Trasformazione portuale, si sviluppa longitudinalmente per circa 400 m lungo la Via Crispi, su una superficie di circa 52.000 mq compresa tra il molo S. Lucia e il Molo Vittorio Veneto.
La Commissione europea ha finaziato il progetto esecutivo con 1.484.900,00 di Euro con fondi Cef, Connecting Europe Facility, tra i più ricchi strumenti di finanziamento dell'UE. Il costo dell'intero intervento è di 35 milioni (finanziati) e i lavori dureranno 18 mesi a partire da ottobre 2021.
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