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Quando la street art corre in aiuto di una città

L’Arte urbana per riportare l’attenzione su San Berillo, storico quartiere catanese in abbandono

24 febbraio 2017
Quando la street art corre in aiuto di una città

[Articolo di Gabriella Kuruvilla - www.abitare.it] - Situato tra la Stazione ferroviaria centrale e il Teatro Massimo Bellini, San Berillo è un rione storico di Catania, ormai ridotto in stato di abbandono e degrado. Negli anni Cinquanta venne parzialmente distrutto in nome di un piano di risanamento urbanistico volto all’ampliamento della rete stradale e alla realizzazione di nuovi condomìni. L’operazione non fu mai completata, provocando una ferita - non ancora sanata - nel tessuto cittadino. Con il passare del tempo, la zona si svuotò sempre più dei suoi originari abitanti e si riempì velocemente di prostitute. Negli anni Novanta era considerata uno dei più grandi quartieri a luci rosse d’Europa.
Recentemente il crollo di uno dei tanti palazzi fatiscenti ha portato alla chiusura di alcune vie, rese sempre più vuote e pericolose, consegnate all’illegalità in tutte le sue forme. Anche se la loro posizione centrale le rende più che appetibili: la speculazione su questo territorio di fatto non si è mai arrestata, in vista di una futura gentrification.


Opera realizzata da Julieta XLF

Da tempo, molte porte sono incatenate o murate: su queste superfici sono intervenuti oltre quaranta street artist, realizzando una serie di murales che non intaccano l’aspetto degli edifici ma ne denunciano l’inaccessibilità, ovvero il diritto negato alla casa. Il progetto, denominato "Red Line Distreet", è un work in progress nato in maniera spontanea, non ufficiale e autofinanziata per volontà del collettivo catanese Res Publica Temporanea«Utilizziamo l’arte urbana per riportare l’attenzione sul quartiere, evidenziandone i problemi», spiegano.


La gatta Bianchina ritratta da SinMetro

Senza imporre nulla: tutti gli interventi vengono fatti in collaborazione, con il permesso e con il supporto del Comitato di Quartiere, oltre che con chi questa zona realmente la vive. Alcuni lavori infatti sono nati "su commissione": ne è un esempio il simil Botero realizzato per le ragazze colombiane o il ritratto della gatta Bianchina che apparteneva a una delle Signore.


Opera realizzata da Ruce

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24 febbraio 2017
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