Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Sapete di quel monastero dove le suore fanno i dolci amati dal Gattopardo?

Si trova a Palma di Montechiaro, e qui le benedettine di clausura fanno dolci buonissimi

25 febbraio 2022
Sapete di quel monastero dove le suore fanno i dolci amati dal Gattopardo?
  • Hai una pasticceria o un bar che vuoi fare conoscere e rendere visibile? Fallo ora gratuitamente - CLICCA QUI

"Il monastero di Santo Spirito era soggetto ad una rigida regola di clausura e l'ingresso ne era severamente vietato agli uomini. Appunto per questo il Principe era particolarmente lieto di visitarlo, perché per lui, discendente diretto della fondatrice, la esclusione non vigeva, e di questo suo privilegio, che divideva soltanto con il Re di Napoli, era geloso e infantilmente fiero. (…) Gli piacevano i mandorlati che le monache confezionavano su ricette centenarie".

Così scriveva Giuseppe Tomasi di Lampedusa nel suo Gattopardo, trasfigurando nel monastero agrigentino quello del SS. Rosario delle Benedettine di Palma Montechiaro e accennando ai dolci che qui si facevano e ancora oggi si fanno.

Monastero del SS. Rosario delle Benedettine di Palma Montechiaro

  • Stai cercando una pasticceria? Trova quella più vicino a te - CLICCA QUI

Nel monastero del paese del Gattopardo, infatti, le ultime tre monache di clausura, suor Maria Nazzareno, la cugina suor Maria Rosaria e suor Raffaella, la più giovane, continuano a scandire le proprie giornate secondo la regola benedettina dell'ora et labora: pregando e facendo quei dolci squisiti, che tanto piacevano al Principe Fabrizio Salina e al suo "creatore".

Le suore del monastero del SS. Rosario di Palma Montechiaro intente a preparare i dolci

  • Vuoi assaggiare i biscotti della tradizione siciliana? Scopri i biscottifici dell'Isola - CLICCA QUI

Il monastero è uno dei pochissimi in Sicilia dove ancora c'è una produzione artigianale fatta dalle monache. Biscotti ricci - detti anche mandorlati -, muccuneddi, pasta reale col cedro, torrone morbido con mandorle e pistacchio. Un tripudio di bontà, dolcezza e spiritualità che esce dalle mani sapienti delle tre monache.

I Ricci del Gattopardo

  • I dolcetti più buoni della tradizione li trovi nei migliori bar di Sicilia - CLICCA QUI

"La preparazione avviene ogni settimana - dice suor Maria Nazzareno intervistata recentemente dall'Ansa - e poi li vendiamo a chi viene a trovarci, consegnando i vassoi tramite la ruota che ci consente anche di ricevere i doni delle persone". Le tre monache vivono infatti di carità e le offerte provenienti dalla vendita dei dolci consentono loro di autosostenersi.

La "rota degli esposti" del monastero del SS. Rosario delle Benedettine di Palma Montechiaro

  • Stai cercando dolciumi e cioccolata? Trova i negozi più vicini a te - CLICCA QUI

La ruota di cui parla suor Maria è la "rota degli esposti" (un tempo usata per accogliere i bambini abbandonati), accanto alla quale si trova una finestra, dalle robuste sbarre, da dove si affacciano le suore e si possono richiedere queste dolci bontà che, attraverso la ruota, escono fuori dal convento, esattamente come si faceva secoli fa.

La base dei dolci che vengono preparati dalle suore sono le mandorle, rigorosamente siciliane...

  • Stai cercando dove comprare le mandorle siciliane più buone? CLICCA QUI

L'ingrediente di base di tutti i dolci che vengono preparati dalle suore sono le tipiche mandorle agrigentine, poi trasformate in paste grazie alle antichissime ricette. Tutto l'anno si può anche trovare la frutta marturana, a Pasqua, invece, gli agnelli di pasta reale, ma i più famosi sono i biscotti ricci, oggi conosciuti anche come "Ricci del Gattopardo", preparati secondo un'antica ricetta che risale a quattro secoli fa, messa a punto dalle suore in occasione della visita del Duca Santo, Giulio Tomasi di Lampedusa, antenato dell'autore del Gattopardo, divenuto poi Principe.

Biscotti ricci, detti anche mandorlati

  • Vuoi conoscere le pasticcerie dell'Agrigentino? CLICCA QUI

Sarà la semplicità degli ingredienti - farina di mandorle e zucchero semolato in pari quantità, scorza di limone e uova intere (da aggiungere nella quantità necessaria per realizzare un composto omogeneo e modellabile) - o un tocco segreto, ma le monache non hanno mai voluto rivelare la loro tecnica di preparazione. Di conseguenza, se si vuole assaggiarli e vedere se il Principe Salina avesse ragione, bisogna andare a Palma Montechiaro, il Paese del Gattopardo.

- Palma di Montechiaro, la città del Gattopardo (Guidasicilia)

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

25 febbraio 2022
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia