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Esame Audiometrico per l'Udito

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COSA SI INTENDE PER ESAME AUDIOMETRICO?
Per esame audiometrico si intende la misurazione dell'udito eseguita mediante somministrazione di stimoli sonori puri a diverse intensità e frequenze. La misurazione non avviene in modo automatico e necessita di collaborazione da parte del paziente. L'esame audiometrico tonale può essere eseguito, di solito, su pazienti di età superiore ai 6 anni. Per i bambini deve essere eseguito un esame audiometrico infantile.


COME SI ESEGUE UN ESAME AUDIOMETRICO TONALE?
L'esame viene eseguito facendo sedere il paziente all’interno di una cabina insonorizzata. L'esaminatore siede fuori dalla cabina e vede il paziente attraverso un vetro trasparente.

Il soggetto è chiamato ad udire, mediante una cuffia, suoni puri a diversa intensità e frequenza e le risposte vengono annotate in un apposito grafico. In seconda battuta, lo stesso soggetto viene invitato ad udire il suono emesso da un vibratore posizionato dietro l’orecchio e le risposte vengono ugualmente annotate in forma grafica. Questa procedura, apparentemente semplice, nasconde numerose insidie, soprattutto per i pazienti con gravi deficit uditivi o particolari patologie uditive.

Presso il nostro Istituto le risposte vengono annotate su un apposito gestionale che consente poi l'archiviazione elettronica degli esami. Questo rende molto più semplice il confronto con eventuali esami precedenti eseguiti presso i nostri ambulatori.


INTERPRETAZIONE DI UN ESAME AUDIONETRICO TONALE
L'esecuzione e la corretta interpretazione di un esame audiometrico tonale non è semplice quanto potrebbe apparire ai non esperti.

Utilizzando i suoni puri si valuta la funzionalità di orecchio medio ed esterno; utilizzando le vibrazioni si valuta la funzionalità dell’orecchio interno. I valori ottenuti vengono inseriti all’interno di un grafico che è in grado di descrivere in modo puntuale a che intensità il paziente sente ciascuna frequenza.

Sul grafico di ciascun orecchio troveremo due linee che descrivono esattamente l'intensità sonora a cui il paziente ha udito i toni sonori (via aerea) e le vibrazioni (via ossea). Più le linee si trovano in basso minore è la capacità uditiva del paziente La via aerea rappresenta invece la capacità uditiva reale ed attuale,

I valori normali variano a seconda dell’età del soggetto. Per avere una idea di massima un soggetto di 20 anni dovrebbe udire tutte le frequenze ad una intensità di 20 dB. Il peggioramento della capacità uditiva nel corso degli anni è progressivo e, mediamente, inizia a partire dai 45-50 anni.

Il calo uditivo interessa in primis le alte frequenze per poi colpire anche le medie frequenze. Il calo uditivo tipico del soggetto anziano viene definito presbiacusia.

L'esame audiometrico tonale rappresenta il punto di partenza per lo studio della capacità uditiva.

Solitamente, è opportuno associare questo accertamento ad un esame impedenzometrico per ottenere una valutazione a tutto tondo della funzionalità delle varie parti dell'orecchio.

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